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Tribunale di Venezia: il negozio chiuso per il lockdown non deve pagare l’affitto

Immagine del redattore: Avvocato Floriana BaldinoAvvocato Floriana Baldino

Sovraindebitamento ai tempi del coronavirus. Come si potrà uscire dai debiti e dalla crisi?



Avv. Floriana Baldino - Questo periodo di grave pandemia ha aggravato di fatto la grave crisi economica preesistente. L'economia della nostra nazione era già in grave recessione prima della diffusione di questa grave epidemia ma, come era certamente prevedibile, dopo tutti questi mesi di fermo obbligatorio, di lockdown appunto, molte piccole realtà artigianali e comunque molte imprese a conduzione familiare , in assenza di un grande consolidamento economico, non riusciranno più a ripartire proprio a causa di tutti i debiti accumulati durante il periodo del lockdown.

Sicuramente ciò che ha pesato molto sulle aziende sono stati gli affitti dei locali adibiti all’attività commerciala ma, dal Tribunale di Venezia arriva un importantissima sentenza.

Un provvedimento destinato a segnare la storia di questo grave periodo di crisi, e che interessa una vasta platea di imprenditori e titolari di attività economiche che, dopo mesi di chiusura delle loro attività, oggi sono pronti a riaprire le loro saracinesche.

L’azienda che è stata impossibilità a lavorare a causa del lockdown, non può versareoggi i canoni di locazione.

La vicenda.

La vicenda che oggi trattiamo in vero è la storia comune di molte piccole e grandi aziende da marzo ad oggi.

Il titolare di un attività commerciale, nel caso trattato dal Tribunale di Venezia un negozio di abbigliamento, a causa della chiusura obbligatoria della sua attività, non è riuscito a pagare le mensilità dei canoni di affitto.

La società creditrice dei canoni di affitto, all’apertura dell’attività, non ha esitato a chiedere i canoni di affitto arretrati ma, il titolare del negozio di abbigliamento, ha depositato un ricorso di urgenza, ed il Giudice, Dott.ssa Tania Vettore, gli ha dato ragione.

Il Giudice del Tribunale di Venezia, nella persona della Dott.ssa Vettore, ha ordinato ala società creditrice, Blo srl di Milano, di non incassare alcun pagamento dalla Banca che aveva emesso le fidejussioni a garanzia del versamento del canone, ed ha ordinato alla Banca di sospendere e non procedere al pagamento.

L’udienza è stata fissata a fine giugno, ma almeno un primo passo c’è già stato.

I canoni di locazione rimarranno sospesi sino alla causa o forse anche oltre.


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